Un’oasi di cultura: i musei del Qatar e la visione di Sheikha Al Mayassa

Esploriamo le istituzioni artistiche del Medio Oriente che stanno ridefinendo l'identità del Paese

19.02.25

Nel cuore pulsante del Medio Oriente c’è una nazione che più di altre si sta affermando non solo come potenza economica di rilievo, attrice cruciale nella mediazione diplomatica tra Israele e Palestina, ma anche come epicentro di una rinascita culturale senza precedenti: il Qatar. Merito di Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al-Thani, una persona visionaria, determinata e con una grandissima passione per l’arte.

Nata a Doha nel 1983, Sheikha Al Mayassa è figlia dell'ex emiro Hamad bin Khalifa Al Thani e sorella dell'attuale emiro Tamim bin Hamad Al Thani. In un contesto dove le donne, seppur di famiglie importanti, ancora faticano a emergere in ruoli di leadership la sua ascesa è più che simbolica. Infatti, a differenza di altre figure femminili del Golfo spesso salite alla ribalta per vicende personali o scandali, Sheikha Al Mayassa ha conquistato la scena internazionale per l’impegno instancabile nella promozione della cultura.

Ad esempio, tra le sue recenti iniziative filantropiche spicca la partecipazione al fondo di emergenza da 12 milioni di dollari istituito per supportare la comunità artistica di Los Angeles colpita dai devastanti incendi. Sostenuto da diverse organizzazioni culturali come il Los Angeles County Museum (LACMA), di cui Sheika Al Mayassa è membro del consiglio, mira ad aiutare artisti e operatori del settore che hanno perso case, studi e non hanno mezzi di sostentamento. Ed è proprio Sheika Al Mayassa che nel 2005 ha avuto la geniale intuizione di fondare e poi presiedere Qatar Museums, l'ente preposto a sviluppare e gestire le istituzioni culturali del suo paese natio. La missione è chiara: preservare e ampliare il patrimonio culturale del Qatar, condividere la sua arte con il mondo e arricchire la vita di ogni cittadino attraverso prospettive locali e globali. 

Così, sotto l’egida dell’istituzione, il Qatar ha visto nascere alcuni musei di rilevanza mondiale come il MIA-Museo di Arte Islamica, inaugurato nel 2008 all’interno di un capolavoro architettonico progettato da I. M. Pei. Situato su un'isola artificiale lungo la Corniche della capitale, l'edificio fonde elementi tradizionali islamici con un design moderno e ospita una collezione che abbraccia 14 secoli di arte islamica proveniente da tre continenti.

Due anni più tardi è stato aperto il Mathaf: Museo Arabo di Arte Moderna, punto di riferimento per la contemporaneità nella regione. Con una collezione permanente di oltre 9.000 opere offre una prospettiva unica sull'evoluzione dell'arte araba dal 1840 a oggi, evidenziando stili e generi in continua trasformazione.

Mia Museum of islamic art, Doha, Qatar
Museum of Arab Art Mathaf, Doha, Qatar
National Museum of Qatar, Doha, Qatar

Nel 2019 è stata la volta del Museo Nazionale del Qatar, progettato dall'architetto francese Jean Nouvel che si è ispirato nelle forme al minerale chiamato “rosa del deserto”. Il percorso di visita si articola come un viaggio immersivo nella storia qatariota, dalle sue origini geologiche alle aspirazioni future.

Ma l’impegno di Sheikha Al Mayassa travalica i confini nazionali. Lo scorso anno, in concomitanza con la 60ª Biennale di Venezia, i Qatar Museums hanno presentato la mostra “Your Ghosts Are Mine: Expanded Cinemas, Amplified Voices" a ACP–Palazzo Franchetti. L'esposizione si configurava come un vero e proprio itinerario attraverso le immagini in movimento, esplorando esperienze contemporanee di vita comunitaria, memoria, migrazioni transnazionali ed esilio con opere provenienti da cineasti e videoartisti di grande rilievo del Medio Oriente, dell'Africa e del Sud-est asiatico. 

Art Mill, Doha, Qatar Art Mill, Doha, Qatar

La cultura e l’arte, accanto ai consueti investimenti in risorse energetiche, guideranno anche i progetti futuri del Qatar. L'Art Mill Museum, apertura prevista nel 2030, trasformerà un ex mulino industriale in un museo d’arte moderna e contemporanea internazionale grazie al progetto dell'architetto Alejandro Aravena e del paesaggista Günther Vogt, mentre il Lusail Museum, progettato dai famosi architetti svizzeri Herzog & de Meuron, sorgerà su Al Maha Island e ospiterà la più grande raccolta al mondo di arte orientalista. Del resto, come dichiarò Sheikha Al Mayassa in un’intervista: "La cultura non ha confini, ma è il linguaggio universale che ci unisce tutti". E in questo linguaggio il Qatar ha trovato la sua voce.

Lusail Museum, Al Maha, Lusail City Lusail Museum, Al Maha, Lusail City

Immagine di copertina: Panorama di Doha, Qatar

Personalità radio televisiva, digital content creator, scrittrice per diverse testate e autrice del volume “Arte Queer. Corpi, segni, storie” edito da Rizzoli, Elisabetta Roncati ha deciso di unire formazione universitaria economica/manageriale e passione per la cultura con un unico obbiettivo: avvicinare le persone all’arte in maniera chiara, facilmente comprensibile e professionale. Interessata a ogni forma di espressione artistica e culturale, contemporanea e non, ha due grandi passioni: l’arte extra-europea e i diritti civili. Nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media (Instagram e Tik Tok @artnomademilan).

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